La “
crosta lattea”, che un tempo si riteneva essere una dermatite del cuoio capelluto esclusiva e quindi diagnostica di dermatite seborroica, viene attualmente ritenuta essere una manifestazione seborroica che può essere presente anche nella sebo-psoriasi e nella dermatite atopica.
Molti casi di dermatite seborroica diagnosticati con certezza alla prima visita evolvono in una tipica dermatite atopica o in psoriasi quando il periodo di osservazione si prolunga nel tempo. In età infantile, in particolare nei primi mesi di vita, c'è una sovrapposizione delle caratteristiche cliniche delle 3 malattie (dermatite seborroica, sebo psoriasi, dermatite atopica) che ne rende problematica la diagnosi differenziale specie nelle fasi iniziali delle malattie stesse.
Quando la malattia, oltre ad interessare il cuoio capelluto, coinvolge altre sedi cutanee, diventa più facile per il medico arrivare alla diagnosi. La pelle del neonato e del lattante nei primi tre mesi di vita è sotto l'influenza degli ormoni androgeni di provenienza materna che esercitano la loro attività sulle ghiandole sebacee del neonato. Tale attività ormonale cessa dopo il quarto mese di vita e le ghiandole sebacee vanno incontro a uno stato di quiescenza sino al periodo adolescenziale. I seguenti elementi semeiologici, ricercati con competenza, consentono tuttavia di differenziare una dermatite seborroica da una sebo-psoriasi piuttosto che dalla dermatite atopica:
- Epoca di comparsa delle lesioni cutanee.
- Interessamento di altri sedi cutanee.
- Tipologia delle squame (grasse o secche).
- Presenza o meno di eritema associato.
- Recidiva delle lesioni alla sospensione della terapia
Diagnosticata la malattia di cui soffre il nostro piccolo paziente si utilizzeranno
lozioni o emulsioni con cheratolitici a bassa concentrazione tipo acido salicilico all'1%, oppure contenenti urea al 5 o al 10%, sostanze oleose ed eventualmente antimicotici.